LABORATORIO MICROSCOPIA ELETTRONICA

Gli aspetti applicativi del ME in virologia diagnostica possono essere così riassunti:

può evidenziare virus che non possono essere isolati o identificati tramite altri metodi diagnostici, 
è in grado di valutare infezioni miste e particelle che non sono in grado di replicare in quanto si sono già formati degli immunocomplessi.
è di complemento al virologo per un rapido indirizzo agli ulteriori test diagnostici

Le particelle sospette osservate al ME sono identificate come virus sulla base di criteri morfologici (dimensioni, forma, struttura fine del capside virale, presenza o assenza di envelope o di proiezioni di superficie) che permettono di identificare immediatamente un virione come appartenente ad una certa Famiglia. La successiva tipizzazione, ovvero la distinzione di agenti (Genere, specie, sierotipo, ceppo etc) appartenenti alla stessa Famiglia può essere ottenuta con metodi di immunoaggregazione (IEM) e immunodecorazione (IEM-gold).

L’osservazione non condizionata ‘open view – a largo spettro’ del ME permette di identificare qualsiasi agente in un campione diagnostico, compresi quelli inizialmente non sospettati dal clinico. Questo vantaggio rende il ME un sistema diagnostico di tipo ‘catch-all’, in grado di svelare anche ciò che non è inizialmente ipotizzato. L’altro vantaggio della ME diagnostica è che si tratta di una tecnica rapida e diretta, che è indipendente dall’uso di reagenti antigene-specifici.
Per tali motivi i metodi di ME, sono ampiamente utilizzati per la diagnosi di virosi ‘minori’ (per le quali spesso non sono disponibili reagenti controllati e metodi validati) e/o su malattie virali di specie di minore importanza e non di interesse zootecnico (animali d’affezione, animali selvatici esotici etc.).