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A22/09
Girard Marc P., Osterhaus Albert, Pervikov Yuri, Palkonyay Lascio. Kieny Marie Paule
CONFERENZA SUL TERZO MEETING "I VACCINI ANTINFLUENZALI CHE INDUCONO UNA RISPOSTA IMMUNITARIA AD AMPIO SPETTRO E DI LUNGA DURATA", World Health Organisation, Geneva, Switzerland, 3-4 Dicembre 2007   versione testuale
Report of the third meeting on "influenza vaccines that induce broad spectrum and long-lasting immune responses", World Health Organisation, Geneva, Switzerland, 3-4 December 2007





Science Direct-Vaccine (2008) 26:2443-2450

Riferimenti bibliografici: 30

Dopo l'introduzione in cui gli AA ricordano, in questo terzo meeting, i precedenti due del febbraio 2004 e del dicembre 2005, si prendono in considerazione le nuove strategie mucosali ed intradermiche (via intranasale, sottolinguale, intradermica) per l'immunizzazione nei riguardi dei virus influenzali. Si considerano e si discutono nei vari aspetti l'uso degli adiuvanti e dei vaccini a subunità; i vaccini completamente inattivati, quelli vivi attenuati (virus influenzali mutanti temperatura sensibili, altri tipi) e, in fine, si prendono in esame gli sviluppi delle nuove tecnologie per la loro produzione.

Come riportano gli AA le conclusioni generali raccomandate in questo meeting si possono riassumere nei seguenti punti fondamentali, più precisamente:

  1. è molto importante al fine di meglio comprendere e definire le correlazioni immunitarie per la protezione nei riguardi del virus influenzare e della malattia, in modo da essere in grado di prevedere la possibile efficacia dei vari tipi di vaccini e di vaccinazione. Per esempio, la possibile importanza della risposta dei linfociti T nella protezione attualmente rimane ancora completamente sconosciuta. Similmente, non è ancora stata completamente studiata la relativa importanza delle IgA della mucosa nella risposta immunitaria, se paragonata alle altre categorie di immunoglobuline.
  2. vi era una generale concordanza sul fatto che in campo la mancanza di protocolli e reagenti standardizzati, come anche i modelli animali standardizzati al fine di studiare la patogenesi e la trasmissione dell'influenza che potrebbero portare ad una comparazione tra differenti tipi di vaccini come la standardizzazione dei modelli animali al fine di studiare la patogenesi e la trasmissione del virus influenzale che devono essere messe in paragone tra i diversi tipi di vaccini per quanto riguarda la qualità, la longevità, la risposta immunitaria e la protezione. Il paragone di tests come, ad esempio, l'inibizione della emo-agglutinazione e della micro-neutralizzazione devono essere eseguiti in modo accurato.
  3. si è compreso che, in campo, potrebbe trarre migliore beneficio il paragone sistematico dell'immunogeneticità, sicurezza ed efficacia delle nozioni sui differenti vaccini dell'influenza, come anche utilizzando modelli animali o tramite le prove chimiche condotte sull'uomo. Questo si applica sia ai vaccini stagionali come a quelli che vengono usati nelle pandemie. Si dovrebbero compiere ricerche sistematiche al fine di paragonare le differenti vie di somministrazione del vaccino incluse le vie alternative come, ad esempio, l'intranasale, la sottolinguale oppure la trans-intradermica. La stessa raccomandazione dovrebbe poter essere applicata nello studio degli adiuvanti e degli immunomodulatori e i loro effetti sulle cinetiche ampiezza e persistenza delle risposte immunitarie al vaccino. Ancora molti degli studi preclinici delle nuove generazioni di vaccini sono stati realizzati sui topi e devono essere riprodotti nei furetti e/o in modelli di primati umani.