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Ultimo aggiornamento: Tuesday 30 July 2019
Encefalite da West Nile Virus sorveglianza integrata per prevenire la malattia   versione testuale






La West Nile Disease (WND) è una malattia virale trasmessa dalle zanzare, che si manifesta clinicamente nell'uomo e nel cavallo. In particolare, nell'uomo, circa il 20% dei soggetti infetti sviluppa una malattia sistemica febbrile (febbre di West Nile) mentre, in una percentuale ridotta dei casi, la malattia assume carattere neuro-invasivo con quadri di encefalite, in alcuni casi mortale. La sorveglianza integrata fra differenti sistemi di sorveglianza: entomologico, veterinario ed umano, garantisce un più efficace riscontro della presenza e circolazione del virus in un determinato territorio.

Il recente isolamento del virus West Nile da zanzare catturate nella zona di Parma effettuato dalla Sezione di Reggio-Emilia dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia-Romagna, e il rilievo di positività sierologica in un cavallo con sintomi nervosi sono elementi decisivi per comprendere la circolazione del virus nel territorio e contribuire efficacemente alla prevenzione della malattia nell'uomo.
La West Nile Disease (WND) è una malattia virale trasmessa dalle zanzare, soprattutto quelle "serotine/notturne" appartenenti al genere Culex. Il ciclo naturale del virus prevede il passaggio del virus da diverse specie di uccelli selvatici, che agiscono da serbatoio, alle zanzare, che a loro volta possono infettare diverse specie animali (mammiferi, uccelli e rettili). Tra i mammiferi, nell'uomo in particolare, sebbene la maggior parte delle infezioni decorra in modo asintomatico, circa il 20% di soggetti infetti sviluppa una malattia sistemica febbrile (febbre di West Nile) e, in una percentuale ancora più ridotta di casi, la malattia assume carattere neuro-invasivo con encefalite, meningo-encefalite o paralisi flaccida, fino anche alla morte. 
Complessivamente in Italia, dal 2018 sono stati notificati oltre 247 casi umani autoctoni di malattia neuro-invasiva da West Nile (WNND), in 9 Regioni (Piemonte, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Basilicata, Puglia, Sicilia e Sardegna), oltre a 8 casi di importazione.

In considerazione della complessità del ciclo biologico del WNV, è necessario integrare i differenti sistemi di sorveglianza: entomologico, veterinario ed umano, al fine di garantire un più efficace riscontro della presenza e circolazione del virus in un determinato territorio.
Una sorveglianza integrata è attiva nelle Regioni Lombardia ed Emilia-Romagna da svariati anni e viene oggi effettuata in conformità con quanto stabilito dal "Piano nazionale integrato di prevenzione, sorveglianza e risposta ai virus West Nile e Usutu - 2019".
In sintesi, il sistema di sorveglianza integrata ha l'obiettivo di:

  • individuare il più precocemente possibile la circolazione virale sul territorio regionale attraverso programmi di sorveglianza mirata riguardanti gli equidi, gli uccelli appartenenti a specie bersaglio e gli insetti vettori
  • attuare in maniera tempestiva, efficace e coordinata le misure preventive necessarie per ridurre il rischio di trasmissione dell'infezione all'uomo, tramite un efficiente scambio di informazioni tra tutti gli Enti interessati
  • prevenire il rischio di trasmissione della malattia agli esseri umani sia attraverso le donazioni di sangue, emocomponenti, organi o tessuti, sia attraverso le zanzare, con particolare attenzione durante il loro periodo di maggiore attività vettoriale
  • governare in maniera coordinata le eventuali emergenze epidemiche.

L'attività di sorveglianza integrata è coordinata dalla UO Veterinaria di Regione Lombardia e Regione Emilia-Romagna ed è attuata con il supporto dell'IZSLER, Dipartimenti Veterinari e dei Corpi di Polizia Provinciale, che provvedono a conferire all'IZSLER i campioni per le analisi di laboratorio e precisamente:

  • uccelli stanziali appartenenti a specie bersaglio prelevati con la collaborazione con i
  • insetti del genere Culex catturati con trappole dedicate ogni 15 giorni in oltre 70 siti delle due Regioni
  • materiali patologici da cavalli sintomatici
  • carcasse di uccelli selvatici trovati morti, anche in collaborazione con i CRAS.

Sul sito degli Osservatori epidemiologici della Lombardia
(https://archive.izsler.it/pls/izs_bs/v3_s2ew_consultazione.mostra_pagina?id_pagina=828)
 e dell'Emilia-Romagna
(https://archive.izsler.it/pls/izs_bs/v3_s2ew_consultazione.mostra_pagina?id_pagina=736)
sono disponibili ulteriori informazioni relative alla malattia e alle attività di controllo