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Scrapie   versione testuale





PATOLOGIA

La scrapie è un'encefalopatia spongiforme che colpisce ovini e caprini, analoga alla BSE per gli aspetti neuropatologici ma differente per il potenziale zoonosico: non sembra infatti essere trasmissibile all'uomo, a differenza di quanto osservato per la BSE. La malattia prende il nome da un prurito intenso che induce gli animali a prodursi ferite anche profonde strofinandosi contro qualsiasi superficie (in inglese "to scrape" significa "grattare").
Colpisce animali adulti di età compresa tra i 2 anni e mezzo e i 4 anni e mezzo, e solo raramente si riscontra in animali di età inferiore ai 18 mesi.
La scrapie è conosciuta da più di due secoli ed è diffusa in tutto il mondo; sono stati segnalati casi di malattia negli Stati Uniti, Canada e in Giappone.  In Italia la malattia è stata segnalata per la prima volta nel 1976 in Piemonte e in seguito la malattia è stata descritta in varie regioni.
Clinicamente è caratterizzata da decorso cronico e da una serie di sintomi che comprendono variazioni comportamentali, tremori, atassia particolarmente accentuata agli arti posteriori, prurito, scialorrea. La morte sopraggiunge in media entro 15 mesi dalla comparsa dei primi segni. Nel nostro paese un'ordinanza ministeriale del 1991 ha incluso la scrapie nell'elenco delle malattie infettive denunciabili e nel 1995 si è avuto il primo caso ufficialmente segnalato dalle autorità sanitarie.

Eziologia e trasmissione
L'agente responsabile della Scrapie e delle altre encefalopatie trasmissibili spongiformi (TSE) non è stato ancora completamente caratterizzato.  L'ipotesi finora più accreditata sembra quella elaborata da Prusiner relativa ai prioni, agenti biologici in grado di replicarsi anche in assenza di acido nucleico, essendo sufficiente una proteina per esplicare l'attività patogena.
Tale proteina, denominata PrP (prion protein), è una glicoproteina di peso molecolare compreso tra 26 e 30 Kd. Per quel che riguarda lo spettro d'azione in vivo tutte le razze ovi-caprine risultano recettive all'infezione naturale, soprattutto se selezionate e se di età compresa tra i 2 e i 5 anni.
Sperimentalmente oltre agli ovini e ai caprini, si dimostrano sensibili topo, criceto, e scimmia, i quali vanno incontro a morte con sintomatologia tipica e lesioni istopatologiche perfettamente sovrapponibili a quelle della malttia naturale. Le modalità di trasmissione tra gli ovi-caprini non sono ad oggi perfettamente conosciute,sembra comunqueche l'ingestione di organi e tessuti infetti (placenta compresa), rappresenti una delle modalità di diffusione. La trasmissione verticale può verificarsi in periodo prenatale, in seguito ad infezione diretta dell'oocellula, oppure per via dia-placentare.  L'infezione del neonato può anche verificarsi attraverso l'ingestione di colostro e latte, oppure per contatto intimo con la madre.
L'insorgenza della malattia, infine, è influenzata dal ceppo infettante coinvolto e dalla suscettibilità dell'individuo.Tale suscettibilità deriva da profili genetici differenti presenti nei singoli ovini. Il maschio, pur non essendo in grado di trasmettere l'agente infettante, riveste un ruolo importante in quanto trasmette ai propri figli un profilo genetico più o meno resistente condizionando pesantemente la suscettibilità alla malattia delle nuove generazioni.

Sintomatologia
I segni clinici della scrapie variano ampiamente tra gli animali e si sviluppano molto lentamente. In seguito a danni a livello neuronale, gli animali affetti solitamente mostrano cambi a livello comportamentale, tremori (soprattutto di testa e collo), prurito, e incoordinazione locomotoria che progrediscono con il decubito e la morte dell'animale. Segni precoci includono tenui cambiamenti del comportamento o del temperamento.
Questi cambiamenti potrebbero essere seguiti da grattamenti e scorticamenti contro oggetti fissi, apparentemente per alleviare il prurito. Altri segni sono la perdita di coordinazione, la perdita di peso nonostante la conservazione dell'appetito, mordersi gli arti, le labbra schioccanti, e anormalità nell'andatura che includono "high-stepping" delle zampe anteriori, saltellamento simile ad una lepre ed oscillazione del posteriore.

Lesioni
Non vi sono lesioni antomopatologiche macroscopicamente apprezzabili in soggetti affetti da scrapie. E' necessario ricordare che in alcuni casi sono state osservate lesioni a carattere degenerativo a carico dei muscoli (pallore intenso diffuso o a chiazze, aspetto traslucido, aree di colorito roseo, deposito di grasso) solitamente bilaterali e simmetriche.Sul piano istologico è evidente la vacuolizzazione di entità variabile dei neuroni, del midollo spinale, del midollo allungato, del cervelletto, dell'encefalo, del mesencefalo e del diencefalo. I neuroni colpiti presentano arrotondamento del citoplasma e vacuolizzazione. E' possibile inoltre rilevare un'anormale proliferazione degli astrociti.

Diagnosi
La certezza diagnostica per le TSE si ottiene solo con l'esame istologico del sistema nervoso centrale (SNC) e con l'identificazione della PrPsc, proteina marker che si accumula nel cervello degli individui colpiti, tramite indagini immunoistochimiche o mediante Western blot, o ancora tramite ricerca delle SAF (Scrapie associated fibrils), fibrille di sostanza amiloide. L'esame macroscopico dell'encefalo degli animali colpiti non presenta alterazioni significative.
Metodi di screening
I test rapidi si basano, al pari delle metodiche di tipo tradizionale, sul rilevamento della proteina patologica resistente alla proteasi, detta appunto PrPsc, la quale è ritenuta il marker dell'infezione, indipendentemente dal fatto che possa costituire o meno, a seconda delle teorie, l'agente delle malattia. Questa proteina è specifica della malattia e rappresenta la forma patologica di una sialoglicoproteina di superficie dell'ospite; mentre la forma normale, cellulare, viene completamente lisata, quella patologica è parzialmente resistente alla digestione con proteasi. Essa si accumula nel sistema nervoso centrale durante il prolungato periodo di incubazione finché viene rilevata dai metodi diagnostici a disposizione.

Piano nazionale di selezione genetica degli ovini per la profilassi delle encefalopatie spongiformi trasmissibili
Negli ultimi tempi l'interesse delle Autorità sanitarie europee, inizialmente concentrato sulla BSE, si è andato progressivamente allargando sino ad occuparsi anche delle EST (encefalopatie spongiformi trasmissibili) dei piccoli ruminanti. Le ragioni sono legate all'ipotesi non dimostrata ma al tempo stesso pressoché non indagata della possibile circolazione dell'agente della BSE nelle popolazioni ovi-caprine.
Il comitato scientifico direttivo della UE afferma che le popolazioni ovi-caprine sono state esposte con ogni probabilità a mangimi potenzialmente contaminati ed esiste perciò la possibilità di una circolazione dell'agente della BSE in tali specie. Il problema della lotta alle EST ovi-caprine assume caratteri di urgenza e implicazioni ben diverse se si considera o meno lo scenario della possibile presenza della BSE nella popolazione dei piccoli ruminanti. 

E' altrettanto vero che dopo la comparsa della BSE e quindi la dimostrazione dell'esistenza di ceppi di EST in grado di determinare epidemie e di trasmettersi dagli animali all'uomo, la presenza di EST in specie animali produttrici di alimenti per l'uomo è divenuta un problema delicato per le autorità sanitarie. Pertanto anche la Scrapie è diventata un obiettivo prioritario della lotta alle malattie infettive nella UE. Alle ragioni di carattere sanitario si stanno via via sommando forti interessi di tipo commerciale.
La selezione per i caratteri di resistenza genetica alle EST andrà di pari passo con la qualifica sanitaria dei greggi e dei loro prodotti ed avrà, di conseguenza, importanti implicazioni di natura commerciale. Diversi paesi hanno perciò già varato da tempo programmi nazionali per la profilassi ed il controllo delle EST ovi-caprine. In base alla normativa recentemente emanata (Decisione 2002/1003/CE; Decisione 2003/100/CE; Regolamento CE 260/2003), la strada della selezione per i caratteri di resistenza genetica costituisce l'asse portante della gestione sanitaria delle encefalopatie spongiformi trasmissibili (EST) degli ovini nell'ambito dell'Unione Europea.

La strategia di selezione genetica si basa sull'esistenza di alcuni polimorfismi del gene della PrP in grado di influenzare, negli ovini, la suscettibilità/resistenza alle EST.
L'obiettivo del piano è quello di incrementare la frequenza dei caratteri di resistenza genetica alle EST nella popolazione ovina al fine di:
1) concorrere alla eradicazione delle EST degli ovini;
2) concorrere alla creazione di greggi a "basso rischio di EST;
3) contribuire alla tutela della salute umana ed animale.