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Tubercolosi   versione testuale





PATOLOGIA

La tubercolosi bovina (TBC) è classificata come malattia della lista B dell'OIE (Office Internatinal des Epizooties) e viene considerata come patologia con effetti socio-economici e di salute pubblica di notevole rilevanza e con impatto potenzialmente significativo nei confronti del commercio internazionale di animali e prodotti animali.La TBC colpisce l'uomo e gli animali e si presenta con decorso per lo più cronico e depauperante, caratterizzata da processi produttivi di tipo granulomatoso con formazione di noduli (tubercoli) e processi essudativi. Le lesioni possono coinvolgere tutti gli organi e i tessuti con particolare frequenza i linfonodi, i polmoni, l'intestino, il fegato, la milza, e le sierose pleurica e peritoneale. L'esposizione del bestiame all'areosol di M. bovis è considerata la via più frequente di contagio.

Eziologia
L'agente causale della malattia è il Mycobacterium bovis, appartenente al complesso del Mycobacterium tubercolosis che include M. tubercolosis, M. bovis, M. africanum e M. microti. Di norma il micobatterio si presenta sotto forma di bastoncini isolati o appaiati oppure di bacilli. E' asporigeno, immobile, strettamente aerobio, privo di fimbrie e capsula, se sottoposto a colorazione di Ziehl-Neelsen essendo acido-resistente, assume regolarmente un caratteristico colore rosso. Mycobacterium bovissi diffonde nel bestiameattraverso inalazione di areosol da tosse o da starnuto di animali infetti o da particelle infette di polvere. La diffusione tuttavia potrebbe anche avvenire indirettamente da pascoli o acque contaminate.

Caratteristiche di resistenza del batterio

Temperatura

M. bovis viene regolarmente inattivato dalla pastorizzazione e dalle radiazioni solari, ma è in grado di resistere all'essiccamento

Disinfettanti

Non viene inattivato dai comuni disinfettanti per la sua costituzione chimica (frazione lipidica parietale), alla quale è da ricondurre anche il fenomeno dell'alcool-acido-resistenza

Sopravvivenza

Rimane vitale per 30-40gg nel muco tracheale, muore in circa 2gg nelle feci esposte al sole ma, se il tempo è umido, sopravvive 2 mesi in estate e, addirittura 5 mesi nel periodo invernale. Nel latte anche se acidificato sopravvive per più di 15gg e nel burro almeno 4 settimane.

Patogenesi
Mycobacterium bovis
si diffonde nel bestiame attraverso inalazione di areosol da tosse o da starnuto di animali infetti o da particelle infette di polvere. La diffusione tuttavia potrebbe anche avvenire indirettamente da pascoli e acque contaminate (Microbes and Infection- D. Neil Wedlock).
L'andamento dell'infezione, una volta stabilitasi dipende, da una parte dalla virulenza del micobatterio e dalla sua dose infettante e, dall'altra, dallo stato immunitario (naturale o acquisito) degli animali.Generalmente il contagio avviene per via aerogena o enterogena. L'infezione aerogena origina da animali affetti da tubercolosi a livello polmonare, i quali con la tosse emettono a livello di ambiente esterno goccioline di muco e acqua contenente i bacilli. Nel caso di contagio per via enterogena i micobatteri giungono all'animale con l'alimento o attraverso l'acqua di bevanda. Mycobacterium bovis è in grado di provocare nell'uomo forme di malattia che risultano non distinguibili per gravità, lesioni e decorso rispetto alla forma causata da Mycobacterium tubercolosis.Mycobacterium bovis risulta estremamente virulento sia per l'animale che per l'uomo, mentre la varietà tubercolosis lo è spiccatamente per la specie umana ma ha patogenicità molto ridotta per quella bovina. 
La fonte principale di contagio per l'uomo da Mycobacterium bovis è rappresentata dal contatto con animali infetti e dall'ingestione di prodotti provenienti da animali infetti.Per quel che riguarda l'evoluzione della TBC, questa è caratterizzata sostanzialmente da un complesso primario corrispondente alla sede iniziale dell'infezione, a cui possono far seguito lesioni derivanti da una generalizzazione acuta-precoce oppure protratta-lenta con coinvolgimento di tessuti e organi diversi. Nel caso in cui in seguito si verifichi una nuova infezione o superinfezione esogena o endogena, si formano quadri riportabili a forme cronico-evolutive legate a perdita parziale delle difese dell'organismo o a forme di generalizzazione acuta-tardiva con repentina e totale annullamento dell'immunità acquisita durante la prima infezione.

Sintomatologia e lesioni
La tubercolosi è una malattia a decorso cronico
il cui quadro clinico è in relazione alla localizzazione, alla natura e all'entità delle lesioni nei vari organi e tessuti colpiti. Oltre ad una situazione depauperante generalizzata, l'animale essendo colpito dall'infezione prevalentemente a livello polmonare, manifesta tosse inizialmente secca e rara quindi più frequente e produttiva. I linfonodi della cavità toracica sono spesso interessati con possibili fenomeni compressivi a livello gastrointestinale, respiratorio o circolatorio. Nella generalizzazione precoce le lesioni sono evidenti soprattutto a carico dei linfonodi bronchiali, mediastinici, sottomascellari e retrofaringei. A livello polmonare le lesioni sono quelle di una polmonite a focolai globulari. Dopo l'inizio acuto, il processo si cronicizza con trasformazione dei focolai in noduli caseo-calcarei. Nei casi cronici le lesioni sono rappresentate da broncopolmonite caseosa acinosa o globulare, polmonite cronica con col liquazione delle parti lese e cavitazione. Nel bovino si riscontrano spesso lesioni a livello pleurico (tisi perlacea) derivanti da disseminazione dei micobatteri attraverso il circolo linfatico locale. Lesioni a diverso stadio si riscontrano anche in altri organi come milza, reni, ossa e articolazioni.

Diagnosi
Attualmente la prova ufficiale per la diagnosi di TBC bovina, è il test di intradermoreazione alla tubercolina PPD bovina (Protein Purified Derivative). E' un test cutaneo di allergia all'inoculazione, di un allergene derivato dal Micobatterio tubercolare che negli animali infetti provoca ispessimento cutaneo valutato dopo 72 ore. Oltre all'ispessimento vi possono essere fenomeni infiammatori locali o generali. Operativamente l'intradermoreazione tubercolinica deve essere eseguita nella regione del collo fra il terzo anteriore e il terzo mediano. Nel caso di bovini legati con catene, è da preferirsi la zona della spalla, anteriormente o posteriormente alla spina della scapola. Altre prove diagnostiche utilizzate per la conferma di TBC sono l'isolamento colturale e la prova biologica di laboratorio.