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Coronavirus di interesse veterinario
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Il nuovo coronavirus recentemente scoperto in Cina chiamato 2019-nCoV è il settimo coronavirus ad essere riconosciuto nell‘uomo, ma anche negli animali sono presenti moltissimi coronavirus responsabili di malattie nei suini, nei polli, nei bovini, in animali selvatici, ma anche di infezioni senza alcuna sintomatologia come nei pipistrelli. Una delle caratteristiche peculiari dei coronavirus è, infatti, la loro ampia "plasticità" ovvero la capacità di mutare ed evolversi attraverso fenomeni di mutazione e/o ricombinazione.  Modificazioni a livello dei siti di interazione con i recettori cellulari sono alla base del fenomeno noto come "salto di specie" favorendo quindi la trasmissione da una specie ad un‘altra e il possibile scatenamento di epidemie.
Un simile evento sembra possa essere all‘origine del recentissimo n-CoV 2019, comparso in Cina a fine 2019, la cui genesi è da attribuire all‘evoluzione virale a partire da coronavirus presenti in serbatoi animali,  soprattutto selvatici, tra cui particolare ruolo avrebbero diverse specie di pipistrelli, seguita da un passaggio diretto all‘uomo o mediato attraverso altre specie animali, che avrebbero funzionato da amplificatori virali (https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(20)30251-8/fulltext#%20). Del resto, ad oggi, grazie anche all‘avvento di tecnologia di sequenziamento all‘avanguardia, sono oltre 200 i coronavirus che sono stati identificati nei pipistrelli, ma la storia evolutiva di questi virus è stata solamente in parte chiarita.
Quello che è certo, invece, è che pratiche umane come la vendita e lo scambio di animali selvatici nei mercati in condizioni igienico-sanitarie precarie o l‘invasione da parte dell‘uomo dell‘ambiente selvatico rappresentano fattori determinanti che contribuiscono ad incrementare il rischio di comparsa di questi fenomeni di adattamento dei virus dagli animali all‘uomo, con la possibile comparsa di epidemie su larga scala.
Per rimanere aggiornati sullo sviluppo della situazione mondiale sul coronavirus 2019-nCoV si consiglia di consultare i siti web dell‘Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS/WHO) https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019 e quello del Ministero della Salute http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/homeNuovoCoronavirus.jsp
In allegato un breve dettaglio dei coronavirus veterinari e delle loro patologie negli animali (allegato: Coronavirus veterinari)


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 04-FEB-20
 

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