Immunophylaxis agains important virus diseases of horses, farm animals and birds
Vaccine 27(2009) 1797-1810 Riferimenti bibliografici: 144 Dopo l‘introduzione si prendono in considerazione, per quanto riguarda l‘immunoprofilassi: - le malattie da virus del cavallo: infezione da virus erpetici (EHV-1) e (EHV-4), l‘influenza (EIV), l‘encefalomielite (EEV), la malattia Africana (AHS), l‘arterite (EAV), l‘anemia infettiva (EIAV). - le malattie da virus del bovino: il complesso delle patologie respiratorie (BRDC), l‘afta epizotica (FMDV), la peste (RPV), la "lumpy skin disease" (LSDV), la stomatite vescicolare (VSV), la rabbia. - le malattie da virus del suino: la peste (CSFV), la sindrome riproduttiva e respiratoria (PRRSV), l‘afta epizotica (FMDV), la peste africana (ASF), l‘influenza (H1N1 e H3N2), l‘infezione da circovirus-2 (PCV-2) e le parvovirosi. - le malattie da virus degli ovini e dei caprini: bleutongue (BTV), capripox (SPV), altre patologie da virus. - le patologie da virus della specie aviarie: influenza (AI), paramixovirosi: malattia di Newcastle (NDV), paramyxovirus-3 (APMV-3), rinotracheite del tacchino (TRTV), malattia di Marek (MDV), laringotracheite (ILTV), herpes virus delle anatre (DHV-1), la bronchite infettiva (IBV), la malattia di Gumboro (infectious bursal disease) (sierotipo 1 IBVD), anemia dei pulcini (CAV).Per concludere, dopo la dimostrazione della possibilità del controllo delle malattie da virus tramite le vaccinazioni da parte di Jenner seguita, 100 anni più tardi, dalle ricerche di Louis Pasteur, è notevolmente aumentata la ricerca e la scienza della immunoprofilassi nei riguardi di molte importanti patologie da virus degli animali. Storicamente notevoli progressi si sono verificati dal momento in cui è stato applicato il metodo di Frenkel nella produzione del vaccino contro l‘afta epizootica in vitro e dallo sviluppo dei virus della poliomielite nelle colture di tessuto. Le tecnologie delle colture di tessuto sono state uno strumento importantissimo per la moltiplicazione degli antigeni virali per la produzione dei vaccini. Nonostante che la maggior parte degli attuali vaccini in medicina veterinaria nei riguardi delle patologie da virus siano derivati e ancora prodotti da attenuazioni convenzionali e/o da processi di inattivazione nelle colture di tessuti, le tecniche di ingegneria genetica sono ancora ampiamente in uso. Si deve tener presente che non vi sono ancora vaccini perfetti particolarmente in base alla constatazione che i virus vanno costantemente incontro a variazioni e in base anche alle difese degli animali che si infettano. La review si conclude con ipotesi sugli sviluppi futuri e più precisamente sui nuovi vaccini, sull‘uso degli adiuvanti di diversi tipi e dei vaccini da loro derivati.