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MICOPLASMOSI AVIARE: RECENTI DATI SULLA EZIOLOGIA, DIAGNOSI E CONTROLLO
University of Georgia, Poultry Diagnostic and Research Center, Athens, Georgia (USA)

Relazione presentata al 48° Convegno Annuale della Società Italiana di Patologia Aviare (SIPA) - Forlì, 2 aprile 2009
I micoplasmi sono batteri di piccole dimensioni privi di parete cellulare. Hanno genomi molto piccoli, sono resistenti alla penicillina e a tutti gli antibiotici che agiscono inibendo la sintesi della parete cellulare, hanno necessità nutrizionali complesse e sono relativamente sensibili alla inattivazione dalle condizioni ambientali al di fuori dell‘ospite. Sono parassiti naturali e la loro infezione tende a persistere nell‘ospite per tutta la vita. Molti antibiotici, come le tetracicline, la tilosina, l‘eritromicina, i fluorochinoni, la tiamulina ed altri, sono attivi nei riguardi dei micoplasmi ma l‘infezione tende a persistere a dispetto di una buona risposta immunitaria e di una efficace terapia antibiotica.
Dagli animali, dalle piante e dagli insetti ne sono state isolate e descritte diverse centinaia di specie. Le infezioni tendono ad essere ospite-specifico; per esempio, le specie umane non sono isolate in natura se non nei primati mentre i micoplasmi aviari non sono generalmente isolati dai mammiferi. Vi sono circa venti specie di micoplasma aviari. Molti sono saprofiti, ma esistono quattro specie che sono generalmente considerate patogene: Mycoplasma gallisepticum, M.synoviae, nei polli e nei tacchini e M. meleagridis e M.iowae nei tacchini.
Negli Stati Uniti, le azioni al fine del controllo dell‘infezione da Mycoplasma gallisepticum (MG), sono iniziate nel 1960, inizialmente come reazione all‘alto numero di scarti per areosacculiti osservata dall‘USDA nei controlli di ispezione dei polli post mortem. In un secondo tempo sono stati aggiunti a questo programma ispettivo anche i controlli per il M.synoviae (MS) e il M.meleagridis (MN). Da allora sono stati fatti considerevoli progressi nel controllo delle infezioni da Mycoplasma nei gruppi di riproduttori di tacchini e dei polli. I programmi di controllo volontario negli USA nei confronti del MG sono gestiti secondo il National Poultry Improvement Plan; le indicazioni relative ai prelievi ed agli esami sono riportati nelle loro pubblicazioni ufficiali. La maggior parte degli allevamenti di polli negli S.U. è esente da micoplasmi; tuttavia le infezioni dal MG e dal MS sono ancora comuni negli allevamenti per la produzione commerciale delle uova. Sfortunatamente, nonostante il continuo aumento dei controlli, continuano a verificarsi focolai di malattia. Vi sono stati cambiamenti che hanno portato ad una evoluzione della situazione nel controllo della MG negli Stati Uniti come in tutto il mondo. Questi comprendono cambiamenti nella stessa industria avicola, perfezionamento dei metodi diagnostici, migliore conoscenza degli agenti eziologici e della patogenesi e migliori metodi di controllo.

Cambiamenti nell‘industria avicola che influenzano il controllo della infezione da micoplasmi 
 Nella maggior parte delle zone, in tutto il mondo, in cui vi è un moderno allevamento avicolo, l‘efficacia del controllo dell‘infezione da Micoplasma si basa nel mantenere i gruppi parentali esenti, mantenendo riproduttori e gli animali in produzioni esenti dalla infezione, utilizzando soggetti della stessa età in allevamenti in cui viene applicata la tecnica del tutto pieno-tutto vuoto e dove i principi di biosicurezza vengono applicati con rigore. In molte parti del mondo ciņ ha avuto un notevole successo e la maggior parte dei broiler, tacchini e produzione di uova è esente da queste infezioni. Al contrario, le zone con minor sviluppo dell‘industria avicola tendono ad avere notevoli livelli di infezione dal MG e dal MS; ciņ genera notevoli problemi ai gruppi industriali che cercano di applicare i metodi moderni di produzione.
Con il rapido sviluppo della produzione avicola in tutto il mondo, vi è stata una concentrazione di un gran numero di volatili in piccole aree e ciņ ha aumentato il rischio della esposizione ai micoplasmi patogeni. In diverse aree, la produzione avicola è divenuta così concentrata che, dal punto di vista epidemiologico, l‘allevamento è molto simile a quello di soggetti multi-età. Inoltre, il generale miglioramento nel controllo delle malattie ha qualche volta causato la diminuzione della biosicurezza favorendo così le possibilità di diffusione delle infezioni da micoplasma. 
Vi è stata la tendenza ad allontanarsi dalla produzione con la tecnologia del tutto pieno-tutto vuoto concentrando la produzione in allevamenti composti di animali di età diversa. Ciņ è particolarmente vero per gli allevamenti di produzione commerciale di uova - la maggior parte della produzione di uova negli U.S. avviene oggi in allevamenti con soggetti multi-età, e questa tendenza si sta diffondendo in tutto il mondo. La maggior parte di questi allevamenti sono MS positivi e molti sono anche MG positivi, nonostante i grandparent e i parent siano quasi sempre esenti da MG e MS.
In diverse zone si puņ avere l‘allevamento di riproduttori pesanti o di boiler multi-età Nella produzione dei tacchini, sta divenendo sempre più frequente la presenza di allevamenti di produzioni a più stadi, in cui sono presenti gruppi di soggetti di due o tre diversi età.
 Perciņ a dispetto dei notevoli sforzi al fine di mantenere la biosicurezza e l‘ampliamento delle conoscenze sulla sopravvivenza dei micoplasmi al di fuori dell‘ospite, i focolai di micoplasmosi continuano a verificarsi.

Miglioramenti nei metodi diagnostici
La base per i programmi di controllo è concentrata sui metodi sierologici come la agglutinazione e l‘inibizione della emoagglutinazione, i cui esiti positivi possono essere spesso confermati dall‘isolamento dei microrganismi e/o dalla PCR. Più recentemente, stante la disponibilità, kits ELISA commerciali sono sempre più spesso utilizzati. Questi kits sono molto sensibili e specifici ma, ancora, si possono verificare reazioni aspecifiche. Un notevole miglioramento, per quanto riguarda la specificità dell‘ELISA, si è avuto con l‘utilizzo di antigeni altamente purificati o con l‘uso di blocking ELISA utilizzando un anticorpo monoclonale specifico.
I ceppi MG a bassa virulenza inducono una scarsa risposta anticorpale e puņ essere difficoltoso l‘isolamento dai campioni clinici. Ciņ puņ essere particolarmente esatto se il profilo antigenico del ceppo MG coinvolto non ha una buona omologia con i ceppi usati per produrre l‘antigene del test. La variabilità dei ceppi e delle risposte cliniche sono state riscontrate anche per il MS.
La reazione a catena della polimerasi (PCR) rappresenta un metodo rapido e sensibile, alternativo ai tradizionali metodi colturali che necessitano di terreni e reagenti specifici e implicano tempi di esecuzione molto lunghi. Negli USA è ampiamente utilizzata una metodica PCR sviluppata dal Dr. Lloyd Lauerman della Università di Auburn ma, nel mondo, sono utilizzati molti altri metodi. Noi, attualmente, usiamo una PCR basata sul gene mgc2, che permette una identificazione di ceppo preliminare mediante sequenziamento del prodotto amplificato della PCR.
 Tali miglioramenti dei metodi sierologici e la rapida identificazione, tramite la PCR, hanno facilitato la rapida ed coretta diagnosi della infezione da MG.

Variabilita‘ tra e all‘interno dei ceppi di M.gallisepticum e M. synoviae
I ceppi MG e MS sono noti per la variabilità in patogeneticità e antigenicità. La variabilità patogenetica tra i ceppi MG è nota da molto tempo. Ma esiste anche una  significativa variabilità antigenica tra i ceppi MG, che puņ influire sulla sensibilità delle prove sierologiche in funzione del tipo di ceppo infettante e del ceppo usato per la preparazione dell‘antigene. Vi sono, inoltre, significative differenze nella virulenza tra i ceppi di MS. E‘ stato segnalata l‘esistenza di un ceppo di MS isolato dal tacchino che non stimolava alcuna risposta anticorpale anche quando i volatili erano positivi alla cultura. I passeri comuni (Carpadacus mexicanus) con congiuntivite da MG sono molto diffusi negli USA. E‘ stato dimostrato che questo ceppo ha una scarsa diffusione nei polli e che è, per loro, relativamente apatogeno. Un ceppo di MG simile a quello del passero è stato isolato anche dal tacchino con una modica sintomatologia atipica, ma raramente compare nei polli commerciali.
La specifica identificazione dei ceppi MG è importante ai fini della ricerca epidemiologica e per la differenziazione tra i ceppi vaccinali e quelli di campo. Noi abbiamo utilizzato una PCR per il gene mgc2 e un‘altra per la intergenic spacer region (IGSR) di MG, seguita dal sequenziamento del prodotto della PCR al fine della specifica identificazione dei ceppi di MG. Una incongruenza tra le sequenze di entrambi i prodotti della PCR sta ad indicare che questi ceppi non sono tra loro corrispondenti; se entrambi i prodotti dei geni mgc2 e IGSR di due o più ceppi sono allineati, non è prova della loro identità, ma suggerisce solo una elevata probabilità di  corrispondenza. Il maggior vantaggio di questo metodo è che puņ essere eseguito direttamente su campioni clinici senza la preventiva necessità di avere i ceppi in cultura pura. Tutto ciņ permette inoltre lo sviluppo di una database cosìcche i confronti possono essere fatti con ceppi di archivio. Utilizzando questo metodo siamo stati in grado di identificare con maggior precisione le differenze esistenti tra ceppi vaccinali e di campo. Una simile identificazione dei ceppi specifici di MS non si puņ fare con il risultato della PCR del gene vlhA.
Gli studi basati sull‘uso di Westem blots e anticorpi monoclonali hanno evidenziato una notevole variabilità nella espressione degli antigeni di superficie tra i ceppi di MG; molte di queste proteine sono espresse in modo variabile. Ciņ ha comportato un notevole impegno nella caratterizzazione della variabilità di espressioni degli antigeni di superficie.  Altri studi hanno dimostrato che in vivo avviene anche una variazione di fase. E‘ stato dimostrato che una simile variabilità della espressione antigenica di superficie si verifica anche tra i ceppi di MS. Per esempio, i cloni di MS negativi all‘emoagglutinazione, sono meno virulenti di quelli positivi alla emoagglutinazione. Il significato di questa variabilità nella espressione degli antigeni di superficie non è ancora ben noto; tuttavia, sembra logico pensare che possa avere un ruolo nella patogenesi, nella risposta sierologia, e nella evasione del sistema immunitario dell‘ospite.

Vaccinazione per M.gallisepticum
Con l‘avvento degli allevamenti di galline commerciali multi-età, il controllo con la vaccinazione è divenuto un valido metodo di controllo alternativo.
Il primo vaccino commerciale in uso per il MG era composto da corpi batterici  inattivati, emulsionati in olio. Proteggeva bene contro l‘aerosacculite e dalla caduta di produzione delle uova, ma proteggeva poco nei riguardi della colonizzazione dei ceppi di campo del MG e, di conseguenza, non poteva essere utilizzato nei programmi di eradicazione. I maggiori svantaggi nell‘uso di questo tipo di vaccino erano che, oltre ai costi per la somministrazione, per avere una buona protezione immunitaria, dovevano essere praticati due interventi vaccinali.
I vaccini vivi per il MG comprendono: il vaccino ceppo F, utilizzato per molto tempo da diversi produttori di vaccini; il vaccino ceppo 6/85 della Intervet America ed il vaccino allestito con il ceppo ts-11, sviluppato e ampiamente usato in Australia.
Il vaccino preparato con il virus ceppo F ha una virulenza medio-bassa per i pulcini (lo stesso era patogeno per il tacchino), colonizza efficientemente il tratto superiore dell‘apparato respiratorio, si diffonde in modo relativamente lento da gruppo a gruppo e protegge dalla caduta di produzione di uova. Determina un‘eccellente protezione nei riguardi della colonizzazione di ceppi usati per il challenge e sostituisce i ceppi patogeni di campo presenti negli allevamenti multi-età di produzione commerciale delle uova. Purtroppo il ceppo F è stato responsabile di infezioni di campo nei tacchini commerciali.
I ceppi 6/85 e ts-11 hanno alcuni vantaggi nei riguardi del ceppo F. Entrambi dimostrano protezione all‘infezione di challenge, mentre sono apatogeni e hanno una capacità molto limitata nella diffusione tra gli animali, così da presentare minor rischio per i gruppi avicoli confinanti con gli allevamenti dove si vaccina. Il ceppo F ha una migliore capacità nel sostituirsi ai ceppi challenge negli allevamenti utilizzati per le prove sperimentali rispetto ai ceppi 6/85 e ts-11 e, esperienze di campo in allevamenti commerciali di ovaiole suggeriscono che il ceppo ts-11 è in grado di sostituire il ceppo F negli allevamenti commerciali multi-età. Dopo l‘interruzione della vaccinazione con il ceppo ts-11 il gruppo si è conservato MG free. Dati simili per il ceppo 6/85 non sono disponibili, ma vi sono allevamenti, che hanno utilizzato il ceppo 6/85 e che ora sono sieronegativi a suggerire il fatto che l‘eliminazione dei ceppi di campo è possibile anche con il ceppo 6/85. Noi abbiamo constatato, in allevamenti commerciali, situazioni in cui i ceppi 6/85 o ts-11 non hanno dimostrato resistenza al challege di campo. Se i ceppi di campo sono molto virulenti, puņ essere necessario vaccinare con il ceppo F per uno o più cicli produttivi al fine di eliminare il ceppo selvaggio dall‘allevamento. A questo punto è possibile ritornare alla vaccinazione o con il ceppo 6/85 o ts-11, oppure puņ sembrare ragionevole continuare con il ceppo F.
Una notevole preoccupazione nell‘uso del vaccino vivo per il MG è la sicurezza. Nei tacchini si sono verificati numerosi episodi di patologia respiratoria causati dall‘uso del ceppo vaccinale F "escaped"; anche se è molto efficace nella vaccinazione per i polli, questo ceppo vaccinale non dovrebbe essere utilizzato quando vi è il potenziale pericolo di diffusione nei tacchini. Non siamo a conoscenza di episodi di infezioni, nei polli, causate dal ceppo vaccinale F "escaped". Vi sono stati parecchi casi di isolamento di ceppi di MG 6/85-like dal tacchino con una sintomatologia clinica della malattia. In alcuni casi vi era una anamnesi di vaccinazione di polli e tacchini in allevamenti vicini. Recentemente vi è stato l‘isolamento di ceppi di MG 6/85-like in allevamenti commerciali di ovaiole non vaccinati vicini ad allevamenti di animali vaccinati con 6/85. Il ceppo ts-11 è stato riscontrato in almeno due occasioni in gruppi di polli non vaccinati. In entrambi i casi vi è una anamnesi riguardante un possibile uso di attrezzature per la vaccinazione contaminate e in uno di questi casi una successiva disseminazione agli allevamenti di riproduttori confinanti. E‘ anche noto che il ceppo ts-11 puņ trasmettersi dai maschi vaccinati alle femmine riproduttrici non vaccinate. Queste esperienze stanno a suggerire che, nonostante i nuovi vaccini siano molto sicuri, hanno un potenziale di eliminazione e la loro sicurezza dovrebbe essere valutata molto attentamente prima di decidere l‘intervento vaccinale. Una importante regola nell‘uso di questi vaccini è che si dovrebbero utilizzare vaccini con un alto titolo, somministrati in modo appropriato e corretto al fine di garantire un‘assunzione ottimale da parte degli animali e minimizzare la possibile diffusione del ceppo vaccinale da volatile a volatile.
I vaccini per il MG sono stati utilizzati meno nei tacchini. Il ceppo F è troppo patogeno per essere usato nel tacchino, mentre il ceppo 6/85 puņ avere un possibile uso in circostanze molto limitate. In una nostra prova vaccinale, la somministrazione del vaccino 6/85 o del vaccino ts-11 non hanno originato, nei tacchini, sintomatologie respiratorie o lesioni anatomo-patologiche.  A seguito di un challenge per aerosol con dosi elevate si è avuta una resistenza modica o assente nei riguardi della areosacculite, mentre vi è stata protezione verso le lesioni delle vie aeree superiori. Il ceppo ts-11 sembra avere una limitata capacità di infezione per il tacchino.
In esperienze di campo con utilizzo di vaccini vivi, questi hanno fornito risultati positivi negli allevamenti commerciali di ovaiolo. Simili risultati postivi si sono avuti anche vaccinando riproduttori pesanti multi-età. Queste esperienze suggeriscono che i vaccini vivi possono essere un mezzo efficace per l‘eradicazione dell‘infezione da MG negli allevamenti avicoli commerciali multi-età.
In confronto il lavoro fatto sui vaccini MS è relativamente. E‘ stato registrato un vaccino inattivato per MS negli USA che perņ è stato poco impiegato nella pratica in campo. Un ceppo termosensibile MS è stato registrato in Australia, ed ora è ampiamente utilizzato in quel Paese. E‘ stato registrato in Messico ed anche in altri Paesi, ma non è disponibile negli USA
Nonostante l‘uso dei vaccini nei riguardi della infezione da MG, la maggior parte dei settori della nostra industria avicola è impegnata nella strategia, a lungo termine, della conservazione free dei loro allevamenti dalle infezioni da MG e da MS.
 

S. H. Kleven

Ultimo aggiornamento di questa pagina: 28-SEP-09
 

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