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VACCINI ANTINFLUENZALI E STRATEGIE VACCINALI NEI VOLATILI
Influenza vaccines and vaccination strategies in birds
Comparative Immunology Microbiology and Infectious Diseases 31 (2008) 121-165

Riferimenti bibliografici: 356

Sebbene sia stato stabilito come la panzoozia Asiatica da virus H5N1 sia soprattutto un problema di sanità animale, l‘implicazione della salute umana ed il rischio di una pandemia hanno evidenziato la necessità di maggiori informazioni e di coordinazione per entrambe le medicine.
I virus H5 e H7 dell‘influenza aviare (AI) hanno la proprietà di poter essere, quando presenti, molto patogeni e di diffondersi rapidamente tra i volatili degli allevamenti. L‘obiettivo finale della vaccinazione dei volatili è il poter ottenere la eradicazione della malattia.
Attualmente esistono infatti importanti differenze per il controllo della influenza aviare e per la influenza stagionale dell‘uomo. Per prima cosa, contrariamente ai vaccini umani che al fine di una buona protezione debbono avere come antigeni i virus presenti e circolanti, i vaccini aviari debbono conferire una buona protezione nei riguardi dei ceppi ad alta patogenicità (HPAI). Inoltre, mentre i vaccini umani debbono proteggere principalmente dalla sintomatologia clinica, i vaccini aviari debbono essere in grado di evitare la replicazione degli stessi virus in modo da ridurne la trasmissione e permettere così un efficiente controllo della malattia.
La presente ricerca ha avuto lo scopo di considerare queste differenze passando in rassegna gli attuali vaccini e quelli futuri nonché le diversità nelle strategie vaccinali per i volatili.

Thierry van den Berg - Bénédicte Lambrecht - Sylvie Marché - Mieke Steensels -Steven Van Borm - Michel Bublot

Ultimo aggiornamento di questa pagina: 01-OCT-09
 

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