
Gli Istituti Zooprofilattici alla giornata del Made in Italy
Gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali hanno partecipato alla Giornata nazionale del Made in Italy svoltasi a Roma il 9 aprile 2025. All’evento erano presenti oltre al Ministro della Salute Orazio Schillaci anche il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida e il sottosegretario di Stato al Ministero della salute Marcello Gemmato.
“Le sfide per il nostro Made in Italy in questo momento sono diverse e dobbiamo essere preparati a fronteggiarle. Dal punto di vista sanitario, va evidenziato come in Europa siano riemerse, negli animali, malattie fino a pochi anni fa assenti o ritenute eradicate. Questo, come sanno bene gli addetti ai lavori ma forse meno i nostri concittadini, spesso porta a chiusure dei mercati esteri, per paura di importare agenti patogeni attraverso i prodotti, creando quelle che poi vengono definite ‘barriere sanitarie’ che comportano grandi ripercussioni a livello economico“. A evidenziarlo è stato il ministro della Salute Orazio Schillaci, intervenendo oggi a Roma a un evento sulla filiera agroalimentare promosso dal ministero della Salute in occasione della Giornata nazionale del Made in Italy 2025.
“E’ essenziale – ha sottolineato il ministro – puntare sul nostro sistema della prevenzione e dei controlli veterinari. E’ un lavoro costante che vede impegnato ogni giorno il personale del ministero della Salute: direzioni competenti e uffici periferici, le Asl e le Regioni; la rete dei laboratori ufficiali degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali e l’Istituto superiore di sanità; i carabinieri Nas“.
Per Schillaci è cruciale anche “continuare a investire negli strumenti che possono potenziare sempre di più la prevenzione e il controllo, sostenere la ricerca e la formazione, portando avanti condivisione e integrazione“. Il ministro ha ricordato i numeri di questa attività: nel 2023 sono stati “400 mila i controlli tramite ispezioni e audit sugli operatori del settore alimentare, in tutte le fasi della produzione, della trasformazione; quasi 80 mila le attività di campionamento e analisi effettuate“. E’ stata portata avanti “l’applicazione del piano nazionale dei residui dei farmaci veterinari con quasi 25mila campioni analizzati” e “nel settore delle carni e dei prodotti a base di carne, sono stati eseguiti più di 30mila campioni per rischi chimici e microbiologici. E ancora sono mediamente 25 milioni le analisi di laboratorio effettuate annualmente dalla rete degli Istituti zooprofilattici sperimentali che rappresentano una vera eccellenza italiana. Tra sedi centrali e periferiche, la rete dei laboratori ufficiali degli Istituti conta oltre 4mila persone”