Nuovo Centro di referenza regionale alla Sezione Diagnostica di Pavia

L’assessore alla Sanità della Regione Lombardia, dott. Mario Melazzini, ha riconosciuto alla Sezione Diagnostica di Pavia dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna “Bruno Ubertini” la qualifica di “Centro di referenza regionale per la determinazione rapida degli agenti batterici ad alta diffusione a potenziale impiego bioterroristico”
 
La Sezione Diagnostica, diretta dal dott. Massimo Fabbi, sarà dunque il punto di riferimento per le analisi su batteri patogeni ad alta diffusione quali  Bacillus anthracis, Francisella tularensis, Yersinia pestis, Burkholderia mallei, Burkholderia pseudomallei, Brucella abortus, Brucella melitensis, Coxiella burnetii, ovvero su quegli agenti batterici che, per la loro capacità infettante per gli animali e per l’uomo, sono in grado di diffondersi nell’ambiente e possono rappresentare rischi per la comunità. Tra essi si ritrovano agenti responsabili di malattie storicamente note ma ancora attuali come l’Antrace, la Tularemia, la Peste, la Febbre Q, la Brucellosi, la Morva.
 
Il riconoscimento da parte dell’assessore Melazzini è il coronamento di anni di attività specialistica che ha già fatto meritare ai laboratori della Sezione Diagnostica la qualifica di Centro di referenza nazionale per la Tularemia e di Centro di referenza nazionale per le Clamidiosi; i colleghi pavesi sono dunque il punto di riferimento per il Ministero della Salute per le conferme diagnostiche delle patologie correlate e la definizione dei protocolli di profilassi e prevenzione.
 
La Sezione Diagnostica di Pavia è inoltre impegnata in un progetto promosso e finanziato dalla Comunità Europea che ha lo scopo di individuare una rete di laboratori pubblici capaci di rispondere in tempi rapidi alle Autorità sanitarie sul contenuto di campioni biologici sospetti: il progetto QUANDHIP- “Quality Assurance Exercises and Networking on the Detection of Highly Infectious Pathogens”.
 
Da oltre 25 anni i nostri ricercatori sono impegnati nelle attività connesse allo studio delle zoonosi cioè le malattie trasmissibili dagli animali all’uomo e viceversa anche attraverso l’indispensabile connessione tra attività medica e sorveglianza veterinaria, al servizio della sicurezza del cittadino.