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Piano Nazionale Alimenti 2010-2011   versione testuale






 A seguito dei risultati e della valutazione delle criticità operative emerse nel corso dell'esecuzione del Piano regionale di controllo microbiologico degli alimenti del biennio 2008-2009, si è ritenuto opportuno effettuare una riprogrammazione dei campionamenti degli alimenti al fine di effettuare un monitoraggio di alcuni tra i più significativi parametri di sicurezza degli alimenti prodotti e/o commercializzati in ambito regionale.

La novità del Piano Alimenti 2010-2011 consiste nell'introduzione di uno specifico capitolodedicato ai campionamenti per la ricerca/quantificazione di contaminanti di tipo chimico.Il motivo di questa scelta nasce dalle seguenti considerazioni:

  • le evidenze fornite dal sistema di allerta nelle quali il "rischio chimico" sta assumendo sempre maggiore rilevanza,
  • le indicazioni del Piano Nazionale Residui che prevede campionamenti per analisi di tipo chimico solo a livello di produzione primaria,
  • le frequenti segnalazioni di episodi di intossicazione causata da istamina,
  • la necessità di affrontare con sempre maggiore frequenza situazioni di emergenza ambientale con possibili ripercussioni sulla sicurezza alimentare.
 
L'UE con il Regolamento CE/1881/2006 stabilisce i tenori massimi di alcuni contaminanti al fine di ridurne la presenza nei prodotti alimentari, per ottenere un livello elevato di protezione della salute pubblica e in particolare dei gruppi di popolazione sensibile (bambini, soggetti allergici).
Nel definire il presente piano di campionamento sono state prese in considerazione le indicazioni contenute nel suddetto Regolamento, nella Raccomandazione della Commissione Europea del 17/03/2010 relativa al controllo della presenza di sostanze perfluoroalchiliche negli alimenti, nonché in altri piani di monitoraggio definiti a livello comunitario.
Per quanto riguarda gli additivi, i coadiuvanti tecnologici e gli ingredienti particolari che finora non sono mai stati oggetto di monitoraggio relativamente all'effettiva composizione delle miscele utilizzate e dichiarate in etichetta e all'eventuale impiego fraudolento degli stessi, è stato deciso di inserire nel piano una quota di campioni che permetta una prima ricognizione sull'argomento.
Nel piano sono stati inoltre inseriti campionamenti per la ricerca del glutine, quale strumento di verifica delle azioni indicate nella Delibera della Giunta Regionale n. 1994/09 in attuazione della Legge 123/05 "Norme per la protezione dei soggetti malati di celiachia".