L’IZSLER ricorda il prof Renato Dulbecco

E’ morto a 98 anni il biologo, medico e genetista Renato Dulbecco, premio Nobel per la medicina nel 1975. L’IZSLER, che ha avuto l’onore di averlo ospite all’inaugurazione del primo Laboratorio di Biotecnologie in ambito veterinario, istituito presso l’Istituto nel 1987, saluta il padre delle ricerche sui meccanismi genetici all’origine dei tumori virali e animatore del progetto Genoma Umano.
L’insigne scienziato nacque a Crotone nel 1914 e si laureò in Medicina all’Università di Torino.
Nel 1947 si trasferì negli Stati Uniti dove iniziò un lavoro di messa a punto di metodologie biomediche e sperimentazioni su modelli costituiti da microrganismi capaci di parassitare i batteri (batteriofagi). Queste ricerche rapidamente raggiunsero vette di eccellenza e permisero avanzamenti decisivi nello studio dei virus.
Negli Anni ’60 iniziò a studiare i tumori di origine virale e i meccanismi genetici che trasformano le cellule sane in cancerose. Scoprì l’azione dei virus “oncogeni”, capaci di inserire il proprio DNA nelle cellule sane e attivare i geni cellulari che avviano il processo tumorale. Dimostrò inoltre la presenza di biomolecole che si formano nei processi tumorali e ne sono la spia.
Grazie a questi risultati, nel 1975 fu conferito al professor Dulbecco il premio Nobel per la medicina.
L’attività del professor Dulbecco proseguì con importanti progetti nella genetica che culminarono nel varo del Progetto Internazionale per lo studio del Genoma Umano con l’obiettivo di identificare tutti i geni delle cellule umane, valutarne il ruolo in modo da comprendere e combattere concretamente lo sviluppo del cancro.
Sebbene avesse acquisito la cittadinanza americana nel 1952, il professor Dulbecco non dimenticò mai l’Italia e passò lunghi periodi di lavoro nel nostro Paese. Nel 1987 assunse la direzione e curò la quota di lavoro del progetto Genoma Umano spettante  alle strutture Italiane.
Nel 1987 il professor Dulbecco fu graditissimo ospite dell’IZSLER in occasione dell’inaugurazione del Laboratorio di Biotecnologie. Nell’immagine di testa lo possiamo vedere in compagnia del professor Gualandi e del dottor De Simone. In basso la foto di gruppo con i ricercatori del Laboratorio. L’incoraggiamento del professor Dulbecco per il lavoro in questo settore, di assoluta avanguardia in ambito veterinario per quell’epoca, fu un ottimo auspicio poiché l’attività di quell’originario nucleo di Biotecnologie prosegue a tutt’oggi con risultati eccellenti.
Ironico e intelligente, tanto da mettere  a disposizione la propria immagine davanti alle telecamere per promuovere la ricerca, ha dedicato 80 anni della sua vita alla ricerca scientifica, con umiltà e abnegazione.
L’IZSLER lo ricorda con stima e affetto.