Metodi Alternativi: il resoconto delle giornate

Presso la sede di Brescia dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna, nelle giornate dal 17 al 19 Aprile si è tenuto un corso inerente le metodiche alternative alla sperimentazione animale.
Tale tematica riveste un ruolo di particolare interesse ed attualità sia nell’ambito della ricerca scientifica sia in farmaceutica; infatti, la direttiva europea 63/2010 che dovrà essere recepita dai Paesi membri, richiama una specifica attenzione proprio nei confronti dei metodi alternativi. Tali tests prevedono un uso precipuo di metodiche in vitro atte a fornire risultati il più sovrapponibili/comparabili possibile a quelli ottenuti in vivo.
Le giornate sono state suddivise in sessioni che hanno trattato differenti argomenti, quali: 3Rs, reduction, refinement and replacement degli animali da laboratorio, tossicologia e sviluppo delle metodiche in vitro, studio dei dispositivi medici e loro impiego nell’ambito della medicina. I relatori hanno sviluppato ed approfondito i differenti approcci attuati nell’ambito degli specifici campi di applicazione; in particolare, è stato valutato anche l’aspetto regolatorio e la sua attuazione in questo settore.
Le giornate hanno messo in evidenza la sempre maggiore necessità da parte degli operatori del settore di implementare e perfezionare le metodiche alternative agli animali da laboratorio. Questo significa che i progressi compiuti in ambito tecnologico consentono sia di migliorare le possibilità di studio in vitro con una riduzione dell’impiego dell’in vivo e di garantire un approccio corretto tra scienza ed etica.