Attività diagnostica

L’Istituto ha da sempre investito notevoli risorse in questo servizio, creando sul territorio di competenza una rete di sezioni diagnostiche provinciali strettamente collegate alle sede centrale di Brescia.
Questo tipo di assetto permette un attivo interscambio di conoscenze tra i laboratori specializzati della sede e quelli a contatto con il territorio.

La zootecnia lombarda ed emiliana ha avuto negli ultimi vent’anni un notevole sviluppo e, di conseguenza, sono cambiate le esigenze diagnostiche, non solo nei confronti delle malattie infettive trasmissibili, ma anche delle patologie metaboliche e delle tecnopatie che interferiscono negativamente sulle produzioni zootecniche.

L’attività diagnostica si esplica ad ampio raggio nell’ambito dei settori di maggior interesse zootecnico (bovino, suino, ovicaprino, aviare, nonché in quello cunicolo, ittico, apistico e della selvaggina) e si realizza con ampie prestazioni che non si limitano alle sole analisi di laboratorio ma che comprendono anche interventi in allevamento, in alcuni casi organizzati in veri e propri programmi di assistenza alle aziende.

L’attività diagnostica dell’Istituto, al fine di soddisfare le crescenti esigenze della domanda, si articola in molteplici tipologie che formano un reticolo strettamente connesso.

La diagnostica anatomo-patologica è l’attività più tradizionale, in cui si esprime la notevole professionalità ed esperienza dei veterinari dell’Istituto: sui reperti necroscopici si esplicano, successivamente, tutti gli approfondimenti analitici necessari.

La diagnostica batteriologica, indirizzata all’identificazione delle patologie sostenute da batteri mediante l’isolamento dei microrganismi su terreni di coltura e la loro successiva identificazione biochimica, sierologica e degli acidi nucleici, è particolarmente vocata alla ricerca di batteri responsabili di zoonosi. L’esperienza acquisita in alcuni settori ha portato al riconoscimento di laboratori specializzati da parte del Ministero della Salute, come “Centri nazionali di referenza”.

La diagnostica virologica, finalizzata all’isolamento di virus da campioni patologici ed alla loro identificazione, si avvale anche di ulteriori strutture specialistiche:

  • il Centro substrati cellulari, in grado di fornire colture cellulari primarie e linee cellulari secondarie di diverse specie animali ai vari laboratori diagnostici e di ricerca sia dell’Istituto sia dell’intero territorio nazionale;
  • il Laboratorio di microscopia elettronica, dotato di microscopio elettronico a trasmissione, che svolge sia attività diagnostica, mediante rilevamento diretto dei virus, che di ricerca;
  • il Reparto di biotecnologie, importante supporto per la produzione di reagenti innovativi quali gli anticorpi monoclonali.

Anche in tale settore la professionalità maturata nel corso degli anni ha portato al riconoscimento di strutture specializzate come “Centri nazionali di referenza” e “Laboratori internazionali di referenza”.

La diagnostica parassitologica, mirata non solo alla diagnosi delle malattie degli animali ma anche alla evidenziazione della presenza di parassiti negli alimenti di origine animale, riflette particolare importanza per il fatto che le parassitosi determinano nelle popolazioni animali di interesse zootecnico non solo l’evenienza di quadri patologici clinicamente manifesti ma anche, pur in assenza di evidenze cliniche, una pesante interferenza negativa sia sul benessere animale, sia sulle performances zootecniche, sia sulle caratteristiche qualitative dei prodotti.

La diagnostica sierologica, che ha portato allo sviluppo di svariate tipologie di metodiche fino alle più innovative, è ampiamente utilizzata, oltre che nel campo diagnostico, in campagne nazionali o regionali di controllo e di eradicazione di malattie quali Brucellosi, Leucosi, Rinotracheite infettiva del bovino (IBR), Tubercolosi (Test Gamma Interferon).

La diagnostica entomologica, sviluppata negli ultimi anni, è finalizzata all’identificazione di vettori di malattie infettive degli animali e dell’uomo.

Il continuo evolversi delle esigenze diagnostiche ha spinto l’Istituto a mettere a punto strumenti d’indagine sempre più sofisticati, sviluppati dapprima presso la Sede di Brescia e poi diffusi alle Sezioni Diagnostiche periferiche, al fine di fornire all’utenza risposte veloci ed estremamente qualificate; un esempio è la diagnostica basata sulla biologia molecolare (PCR), che individua agenti batterici, virali, micotici e parassiti di difficile isolamento con i metodi tradizionali, mediante identificazione del DNA e del RNA.