18 marzo 2016 GIORNATA DI FORMAZIONE SULLE BUONE PRATICHE DI LABORATORIO

L’obbiettivo della giornata è di acquisire, con il competente supporto dei relatori, informazioni aggiornate relative ai molteplici aspetti che contraddistinguono le BPL.

L’immissione sul mercato e l’utilizzo di varie categorie di sostanze chimiche sottostanno a specifiche legislazioni a livello europeo per la verifica della loro sicurezza d’uso, che avviene a seguito della presentazione di un dossier da parte del richiedente e di una valutazione da parte delle Autorità Competenti.

La valutazione dei rischi si fonda su due elementi imprescindibili: la qualità e l’armonizzazione dei protocolli relativi ai dati sperimentali da esaminare ed il loro conseguente Mutuo Riconoscimento (MAD=Mutual Acceptance of Data) tra i diversi Stati Membri della Comunità Europea e, più in generale, della Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE). Ciò non solo facilita gli scambi commerciali, ma più razionale impiego delle sperimentazioni Tossicologiche, evitandone inutili ripetizioni, con significativa diminuzione sia dell’impiego di animali ad uso sperimentale che delle risorse economiche.

Questi obbiettivi sono essenzialmente raggiunti attraverso l’applicazione delle Linee guida dell’OCSE per i test preclinici e dei principi di Buona Pratica di Laboratorio (BPL). La BPL costituisce un sistema di regole che assicura la qualità delle procedure e delle condizioni in cui sono programmati, svolti, registrati, comunicati e conservati gli studi condotti per le prove non cliniche effettuate ai fini previsti dalle regolamentazioni vigenti, volte a valutare gli effetti sulla salute dell’uomo e dell’ambiente. L’insieme delle regole di questo sistema stabilisce quindi come condurre uno studio, partendo dalla sua pianificazione fino alla comunicazione dei risultati (reporting) e alla loro conservazione in archivi controllati. La registrazione/archiviazione della documentazione rende possibile la trasparenza e tracciabilità dei dati e di ogni eventuale modifica (motivata) o deviazione rispetto alle procedure previste. In Italia è il Decreto Legislativo n°50 del 2 marzo 2007 che legifera in materia di BPL; nei suoi due allegati si trovano nel dettaglio tutte le caratteristiche che rendono idonei gli studi e i Centri di Saggio in cui questi sono svolti e sono inoltre stabilite le procedure delle ispezioni che periodicamente sono previste al fine di verificare la reale conformità (o il mantenimento della stessa) ai principi del sistema BPL.

Sempre più numerose sono le richieste relative allo svolgimento di studi condotti in conformità a tale sistema; inoltre, tale esigenza è di specifico interesse per il Centro di Referenza per i metodi alternativi, onde perseguire le indicazioni specifiche provenienti dall’European Union NETwork of Laboratories for the Validation of Alternative Methods (EU-NETVAL) che raccomanda la loro adozione ai partecipanti della suddetta rete.

La partecipazione al convegno è gratuita.
Le adesioni saranno accettate fino al raggiungimento dei 99 posti disponibili e dovranno pervenire entro e non oltre il 3 Marzo 2016

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