Vaiolo delle scimmie, contatti con animali – Circolare 2 agosto del Ministero della Salute

Vaiolo delle scimmie, contatti con animali – Circolare 2 agosto del Ministero della Salute

Come si diffonde il vaiolo delle scimmie? Con l’aumento dei casi di vaiolo delle scimmie a livello globale, i ricercatori stanno imparando di più su come si diffonde la malattia. Gli studi suggeriscono che il contatto ripetuto pelle a pelle è il principale metodo di trasmissione. Dall’inizio di maggio, il vaiolo delle scimmie si è diffuso in più di 90 paesi e ha portato a oltre 32.000 infezioni. Sebbene alcuni ricercatori abbiano suggerito che il virus possa diffondersi attraverso goccioline respiratorie o particelle sospese nell’aria, uno studio ha riportato che i campioni di lesioni cutanee raccolti al momento della diagnosi contengono molto più DNA virale di quelli della gola. Le lesioni cutanee hanno una carica virale elevatissima.

La trasmissione agli animali e all’uomo da parte degli animali è considerata dal ECDC a basso rischio anche se è stato recentemente segnalato un caso in Francia di trasmissione uomo-cane (https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(22)01487-8/fulltext). Ciononostante, poiché sono molteplici le specie animali a contatto con l’uomo che si potrebbero infettare (il virus è relativamente poco specie-specifico), il Ministero della Salute ha emesso una circolare esplicativa nella quale raccomanda alle persone infette di evitare il contatto con qualsiasi mammifero da compagnia, in particolare con i roditori, lagomorfi e sciuridi (topi, ratti, criceti, gerbilli, porcellini d’India, scoiattoli, conigli, ecc.). Eventuali contatti recenti (entro un mese) con questi animali domestici da parte di persone dichiarate infettate devono essere registrati e riportati alle autorità veterinarie al fine di garantire la possibilità di mettere in quarantena e testare gli animali con sintomi e lesioni potenzialmente riferibili a vaiolo delle scimmie (febbre, mancanza di appetito, tosse, secrezioni nasali o croste, congiuntivite, eruzioni cutanee come pustole e vescicole, in particolare sulle orecchie e intorno alle labbra). Anche i soggetti che hanno avuto contatti stretti con positivi devono evitare il contatto con gli animali per un periodo di 21 giorni.

Il testo completo della circolare con tutte le indicazioni è reperibile qui