27-28 giugno 2013: l’IZSLER ospita il primo workshop APHAEA

Nei giorni 27-28 giugno si è tenuto, presso l’IZSLER di Brescia il “First Consultation Workshop di APHAEA harmonized Approaches in monitoring wildlife Population Health, And Ecology and Abundance”, un progetto finanziato nell’ambito del programma comunitario EMIDA ERANet Project, da singoli Paesi (nel caso dell’Italia dal Ministero della Salute) sulle tematiche specifiche previste dal bando.
 
Oltre ad essere l’occasione per la riunione di progetto dei core members, Francia, Olanda, Svizzera, Spagna, Germania e Italia (rappresentata dal capofila IZS del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e dagli Enti partecipanti, Facoltà di Medicina Università di Torino, IZS dell’Abruzzo e Molise e IZS della Lombardia ed Emilia Romagna), la due giorni ha offerto l’opportunità di svolgere un “Meeting with External Partners, vale a dire un incontro, allargato a circa 40 delegati di varie istituzioni e Paesi europei, nel corso del quale sono stati illustrati contenuti, programmi, finalità e primi risultati del progetto, chiedendo nel contempo la disponibilità ai partner esterni di condividerne le attività e gli obiettivi del progetto. Il tutto con la finalità principale di creare un network europeo sulla gestione degli animali selvatici e sulla prevenzione, diagnosi e controllo delle loro malattie.
Il meeting di Brescia è stato come detto l’occasione di presentare ai partner esterni quanto finora effettuato nell’ambito del progetto attraverso le presentazioni dei coordinatori del progetto, e relazioni ad invito su tematiche attinenti ma anche attraverso interventi orali e poster dei partecipanti riportanti esperienze di monitoraggio, sorveglianza sanitaria e analisi di popolazioni di animali selvatici.
Nello specifico, il progetto APHAEA, iniziato nel 2012 e di durata triennale, si propone di armonizzare sia i metodi e i protocolli di definizione di abbondanza delle popolazioni delle diverse specie selvatiche presenti nel nostro continente, sia le tecniche da utilizzare per la diagnosi delle malattie, con particolare attenzione all’applicabilità nelle specie selvatiche, in termini di specificità, facilità d’uso e costo, di metodiche già esistenti e disponibili per i domestici. Le relative indicazioni verranno fornite, in una prima fase, attraverso la produzione di schede, relative a 17 specie differenti e a circa 30 malattie. Queste schede sono state ad oggi prodotte nella quasi totalità attraverso una procedure di estensione, dopo ampia consultazione della letteratura internazionale disponibile, e successiva revisione da parte di esperti e saranno presto rese disponibili per la valutazione allargata e per un loro impiego come strumento operativo di riferimento da parte dei partner esterni.
Nella successiva fase verrà valutata l’applicabilità dei metodi proposti, di definizione di numerosità delle popolazioni e di diagnosi di malattia sierologica e/o eziologica, attraverso l’applicazione in campo di tre binomi specie/patogeno; Cinghiale/Malattia di Aujeszky, Roditori/Tularemia, Volpe/Echinoccocus multilocularis.
Il fine ultimo è quello di creare un network europeo auto-sostenibile per la sorveglianza dello stato sanitario degli animali selvatici in Europa, attraverso tre pilastri:
a) Scambio di informazioni: sia per un “allerta” tempestivo e sia per creare un’adeguata expertise nei laboratori afferenti che si occupano di patologia dei selvatici
b) Collaborazione: per un lavoro condiviso fatto di scambio di dati, materiali e reagenti
c) Armonizzazione: ovvero produzione di dati in una forma tale che sia possibile la comparazione con studi precedenti e successivi (trend di evoluzione delle malattie nel tempo)  o con analogi studi realizzati in Paesi o areali differenti
Nei files allegati il programma dei due giorni dell’evento e i riassunti degli interventi orali e poster presentati.
– Contributi
– Programma
Ulteriori informazioni sul progetto APHAEA sono disponibili sul sito www.aphaea.eu, da dove, nei prossimi giorni saranno scaricabili anche tutti i documenti e relazioni presentate.